NONOSTANTE la condanna in via definitiva della Cassazione a 16 mesi di reclusione e all’interdizione dai pubblici uffici per abuso d’ufficio per favoreggiamento in appalti, la Regione Val d’Aosta è ancora guidata da Augusto Rollandin.
Dopo 14 anni di processo, la sentenza definitiva. La Corte dei Conti condanna gli ex presidenti della Val d’Aosta, Rollandin e Lanivi, a pagare rispettivamente, 480mila e 300mila euro.
L’accusa per cui sono stati riconosciuti colpevoli, è di aver danneggiato la Regione, attraverso una cattiva gestione dei contributi alle società concessionarie per i trasporti pubblici su gomma. Ai due presidenti sono stati contestati oltre nove miliardi di lire di contributi pubblici concessi in dieci anni alle aziende di trasporto pubblico locale.
Nonostante la pendenza di questi procedimenti giudiziari ed il fatto che diversi esponenti del suo stesso movimento lo contestino apertamente, Rollandin nel 1998 riesce ancora a costruire intorno a sé un consenso tale da imporre una sua ricandidatura. Viene eletto ed immediatamente dichiarato decaduto. Successivamente, nonostante la condanna, nel maggio 2001 si candida al Senato e viene eletto (l’interdizione dai pubblici uffici non si applica al parlamento). La rielezione di Rollandin alle regionali del 2008 non viene ostacolata neppure dalla condanna della Corte dei Conti, seppure per entrare nuovamente in Consiglio Valle avrebbe dovuto pagare per intero – e di tasca propria – il maxi risarcimento di 480.000 euro confermato dai giudici della Corte dei Conti in grado d’Appello a Roma.
Rollandin e Lanivi sono infatti stati riconosciuti responsabili dei danni causati alla Regione nella gestione dei contributi alle società concessionarie per i trasporti pubblici.
Ciò nonostante, in seguito Rollandin viene riabilitato dai magistrati per quella condanna, o meglio vengono dichiarate estinte le pene accessorie della condanna, tra le quali l’interdizione dai pubblici uffici (che causa l’ineleggibilità a consigliere regionale), tant’è che nel 2008 ripropone con grande faccia tosta la sua candidatura.
Questo provvedimento giudiziario dovuto per legge non costituisce ovviamente una sorta di riabilitazione morale dello scaltro Presidente della Regione Val d’Aosta, condannato in via definitiva, che oltre ad essere riuscito a farsi rieleggere, dal 2008 viene anche nominato Presidente dell’università della Valle d’Aoosta e nel 1992 viene insignito dell’onorificenza francese della Légion d’Honneur dal Gran Maestro dell’Ordine.
Le vie degli ordini cavallereschi e delle logge sono infinite….
Per “par condicio” lo sapete che la percentuale di pregiudicati in parlamento è del 15% ?
ELENCO PARLAMENTARI CONDANNATI IN VIA DEFINITIVA
Massimo Maria Berruti (deputato FI):
8 mesi definitivi per favoreggiamento nel processo tangenti Guardia di Finanza.
Alfredo Biondi (deputato FI):
2 mesi patteggiati per evasione fiscale a Genova.
La sentenza di condanna a suo tempo resa dal tribunale di Genova nei confronti di Alfredo Biondi è stata revocata in data 28 settembre 2001 per intervenuta abrograzione del reato.
Vito Bonsignore (eurodeputato Udc):
2 anni definitivi per tentata corruzione appalto ospedale Asti.
Umberto Bossi (eurodeputato e segretario Lega Nord):
8 mesi definitivi per tangente Enimont.
Giampiero Cantoni (senatore FI):
Come ex presidente della Bnl in quota Psi, inquisito e arrestato per corruzione, bancarotta
fraudolenta e altri reati, ha patteggiato pene per circa 2 anni e risarcito 800 milioni.
Enzo Carra (deputato Margherita):
1 anno e 4 mesi definitivi per false dichiarazioni al pm su tangente Enimont.
Paolo Cirino Pomicino (eurodeputato Udeur):
1 anno e 8 mesi definitivi per finanziamento illecito tangente Enimont, 2 mesi patteggiati per
corruzione per fondi neri Eni.
Marcello Dell’Utri (senatore FI e membro del Consiglio d’Europa):
condannato definitivamente a 2 anni per frode fiscale e false fatturazioni a Torino (false fatture
Publitalia); ha patteggiato 6 mesi a Milano per altre vicende di false fatture Publitalia.
Antonio Del Pennino (senatore FI):
2 mesi e 20 giorni patteggiati per finanziamento illecito Enimont; 1 anno 8 mesi e 20 giorni
patteggiati per i finanziamenti illeciti della metropolitana milanese.
Gianni De Michelis (eurodeputato Socialisti Uniti per l’Europa):
1 anno e 6 mesi patteggiati a Milano per corruzione per le tangenti autostradali del Veneto; 6
mesi patteggiati per finanziamento illecito Enimont.
Walter De Rigo (senatore FI):
1 anno e 4 mesi patteggiati per truffa ai danni del ministero del Lavoro e della Cee per 474
milioni di lire in cambio di falsi corsi di qualificazione professionale per la sua azienda.
Gianstefano Frigerio (deputato FI):
condannato a Milano a oltre 6 anni di reclusione definitivi per le tangenti delle discariche (3
anni e 9 mesi, corruzione) e per altri due scandali di Tangentopoli (2 anni e 11 mesi per
concussione, corruzione, ricettazione e finanziamento illecito).
Giorgio Galvagno (deputato FI):
ex sindaco socialista di Asti, nel ’96 ha patteggiato 6 mesi e 26 giorni di carcere per
inquinamento delle falde acquifere, abuso e omissione di atti ufficio, falso ideologico, delitti
colposi contro la salute pubblica (per l’inquinamento delle falde acquifere) e omessa denuncia
dei responsabili della Tangentopoli astigiana nello scandalo della discarica di Vallemanina e
Valleandona (smaltimento fuorilegge di rifiuti tossici e nocivi in cambio di tangenti).
Lino Jannuzzi (senatore FI):
condannato definitivamente a 2 anni e 4 mesi per diffamazioni varie, è stato graziato dal capo
dello Stato proprio mentre stava per finire in carcere.
Giorgio La Malfa (deputato Pri, ministro Politiche comunitarie):
condanna definitiva a 6 mesi e 20 giorni per finanziamento illecito Enimont.
Roberto Maroni (deputato Lega Nord e ministro Lavoro):
condannato definitivamente a 4 mesi e 20 giorni per resistenza a pubblico ufficiale durante la
perquisizione della polizia nella sede di via Bellerio a Milano.
Augusto Rollandin (senatore Union Valdôtaine-Ds e attuale Presidente Regione Valle d’Aosta ):
ex presidente della giunta regionale Valle d’Aosta è stato condannato in via definitiva dalla
Cassazione nel ’94 a 16 mesi di reclusione, 2 milioni di multa e risarcimento dei danni alla
Regione per abuso d’ufficio: favorí una ditta “amica” nell’appalto per la costruzione del
compattatore di rifiuti di Brissogne. Dichiarato decaduto dalla Corte d’appello di Torino, in
quanto “ineleggibile”, nel 2001 si candida al senato con l’Union Valdotaine, i Ds e i
Democratici e nel 2008 alla Presidenza della Regione Valle d’Aosta.
Vittorio Sgarbi (deputato FI):
6 mesi definitivi per truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato, cioè del ministero dei
Beni culturali.
Rocco Salini (gruppo misto)
condannato in Cassazione a un anno e 4 mesi per falso ideologico.
Calogero Sodano (senatore Udc):
già sindaco di Agrigento, condannato definitivamente a 1 anno e 6 mesi per abuso d’ufficio
finalizzato a favorire i costruttori abusivi in cambio di favori elettorali.
Egidio Sterpa (deputato FI):
condannato a 6 mesi definitivi per tangente Enimont.
Antonio Tomassini (senatore FI):
Medico chirurgo, condannato in via definitiva dalla Cassazione a 3 anni per falso.
Alfredo Vito (deputato FI):
2 anni patteggiati e 5 miliardi restituiti per 22 episodi di corruzione a Napoli.
Vincenzo Visco (deputato Ds):
Condannato definitivamente dalla Cassazione nel 2001 per abusivismo edilizio, per via di alcuni
ampliamenti illeciti nella sua casa a Pantelleria: 10 giorni di arresto e 20 milioni di ammenda.
Piú l’“ordine di riduzione in pristino dei luoghi”. Cioè la demolizione delle opere abusive.
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