In un’intervista esclusiva al TG1 un ex boss della ‘ndrangheta parlando del business dello smaltimento illegale dei rifiuti tossici e della Jolly Rosso, affermava che: ”Dietro allo smaltimento illegale dei rifiuti tossici c’e’ un flusso di denaro inimmaginabile”, aggiungendo poi con notevole senso critico e aderenza alla realtà che: “Quando un magistrato ha per le mani un’inchiesta del genere riesce a fare quello che gli è permesso di fare”.
Si riferiva alla capacità delle «massomafie», scoperchiate dall’ex Procuratore di Palmi Agostino Cordova nella prima metà degli anni ’90, di condizionare l’attività della magistratura, tramite la massoneria e la politica.
A dirlo, in un’intervista esclusiva al Tg1 e’ un ex boss della ‘ndrangheta. ”Non basta una finanziaria – spiega il collaboratore il giustizia intervistato di spalle – per spiegare i soldi che ci sono dietro questi traffici. un traffico che e’ piu’ remunerativo anche della droga”. ”Siamo stati interpellati – racconta – dal dirigente di un’industria per smaltire una marea di rifiuti radioattivi che usciva dai loro capannoni e che non potevano essere smaltiti come rifiuti legali”.
L’ex boss parla anche delle navi cariche di veleni fatte affondare in mare.
”Diverse navi, diciamo qualche decina sono state affondate – dice – con il loro carico di rifiuti tossici e radioattivi.
La Jolly Rosso e’ una di queste”. ”Tutto questo – afferma – e’ avvenuto con l’appoggio della politica.
Quando un magistrato ha per le mani un’inchiesta del genere riesce a fare quello che gli e’ permesso di fare”. (ANSA).
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