"Presa Diretta" dimentica l'altra metà degli 'ndranghetisti.

Oltre i clan, le faide ed il controllo dei territori in cui si insedia, la ‘ndrangheta è molto di più:

è controllo e direzione dei Palazzi del Potere.

L’intreccio tra criminalità e politica non è più uno scoop, tuttavia Presa diretta, trasmissione di approfondimento generalmente serio e attento, inspiegabilmente ci rappresenta ancora un sistema mafioso vecchio stampo, un sistema che è ancora contro lo Stato e non dentro lo Stato.

Per l’intera durata della trasmissione, si sta in attesa che sia denunciato il grado allarmante di infiltrazione della ‘ndrangheta nelle Istituzioni tutte. Invece, la morale del servizio trasmesso è che la forza della criminalità risiede unicamente nel vincolo parentale.

Non è solo una questione di tradizione di famiglie/clan, è una questione di intreccio inestricabile tra Potere mafioso e Potere istituzionale. Ed in questo risiede la vera forza di una associazione mafiosa, il carattere distintivo tra una banda di delinquenti senza remore ed un gruppo criminale capace di controllare l’intero territorio nazionale.

Il servizio non può che apparire riduttivo del fenomeno mafioso, a chi ha trascorso notti insonni per il terrore di pagare al più alto prezzo la ferma e incorruttibile opposizione alla concessione di appalti da parte di Enti statali ai clan della zona.

Sottacere l’altra metà della realtà mafiosa è poco rispettoso degli onesti cittadini, calabresi e non, che ogni giorno resistono, senza eroismi e senza far clamore, e non accettano di intraprendere il facile e promettente cammino suggerito dalla criminalità politicizzata o dalla politica corrotta.

Francesca Maria Angela Borgese

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